Franco Angeli (Roma 1935 - 1988)

Espone per la prima volta alla Galleria la Salita nel 1959 e propone una figurazione nuovissima fatta di un'unica colorazione e una costante monocromia, dal nero al grigio, al verde, che resta però libera di esprimere la sua matericità. La produzione di Angeli accoglie poi una serie di immagini-simbolo che rendono la sua pittura più attenta alla realtà della storia. Sono quei simboli che gli permettono di essere ricordato come uno degli artisti più celebri della Pop Art italiana: per questo artista sono pop le icone della romanità e del potere espresso dalle aquile, accanto a svastiche, croci, falci e martello e dollari, pop proprio perché emblemi legati alle masse. Nel 1964 Angeli è presente alla XXXII Biennale di Venezia e alla mostra “Giovani pittori romani” alla Galleria la Tartaruga di Roma. Negli anni Ottanta però la sua pittura, ripreso l'uso del pennello quale strumento di lavoro, perde la sua forza ideale lasciando l'immagine svuotata.

Nel 1975 esegue, nella stamperia di Livorno di Guastalla - Edizioni Graphis Arte, cinque litografie originali a colori. Negli anni ’80, tramite il suo gallerista e amico Francesco Soligo, ha un contratto di lavoro con la Galleria Guastalla Graphis Arte.