PAUL JENKINS – ABSTRACT PHENOMENIST
dipinti, acquarelli, opere grafiche 1965-1988
28 novembre 2015 – 23 gennaio 2016
Comunicato stampa

La galleria Guastalla Centro Arte, presenta una mostra dell’artista americano Paul Jenkins, nato nel 1923 a Kansas City e scomparso nel 2012 a New York. In mostra saranno presentate circa 20 opere, un grande dipinto, vari acquarelli e alcune opere grafiche, principalmente risalenti al periodo che va dagli anni ’70 agli anni ’80.

Formatosi in America a stretto contatto con gli artisti della Action painting, in particolare con Pollock e Rothko, amici cui Jenkins riconosce anche il ruolo di maestri, si trasferì negli anni ’50 a Parigi, dove, nel ’54 realizzò la sua prima mostra europea. Fu da questo momento che nacque una travolgente attrazione per quegli artisti intenti a rifondare il codice linguistico della pittura europea, quali Wols, Dubuffet, Fautrier, Michaux. Dallo studio del colore di Odilon Redon, Moreau, e specialmente degli artisti della tradizione italiana, come Pisanello, Piero Della Francesca, Giotto, Sassetta, ma anche Burri, trasse l’ispirazione per il suo stile unico e riconoscibile, che sfugge alle definizioni, alle scuole, alle tendenze. Attratto dalla natura primordiale del colore e del suo purissimo rifrangersi sulla tela bianca, l’artista accosta colate di colori assoluti che si distendono sulla tela con gesto calmo: li fa calare liquidi sulla carta o sulla tela, poi li indirizza, li corregge, li assesta con una lama d’avorio, obbligandoli a concentrarsi, a stendersi a trovare la loro forma. La luce che crea il colore è un argomento determinante della sua poetica: il prisma spesso presente nella sua pittura, non è l’immagine, ma la prova fondamentale che la luce crea il colore.

Altro polo nella formazione stilistica di Jenkins è rappresentato dalla conoscenza dell’Oriente, della cultura Zen, che assume, nella sua arte il ruolo di congiunzione fra la cultura americana e europea.

I titoli delle sue opere sono preceduti dalla parola “Phenomena”, “Il fenomeno per me significa la cattura della realtà nelle sue perpetue metamorfosi, allo stesso tempo l’atto del dipingere e il suo risultato”, “posso definire me stesso come un abstract phenomenist, uno che affronta la realtà in movimento”, spiega Jenkins inventando una definizione nuova.

Catalogo

richiedi opere in mostra a info@guastallacentroarte.com

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