Ugo Nespolo (Mosso 1941)
I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi (mostre alla galleria il Punto di Remo Pastori, a Torino, e Galleria Schwarz di Milano). Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un’accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica. Negli anni Settanta Nespolo sperimenta con diverse tecniche: ricamo, intarsio con materiali pregiati (ebano, madreperla, avorio, porcellana, argento). Dagli anni Ottanta Nespolo inizia a lavorare per l'opera teatrale, disegnando nel 1986 scene e costumi per la Turandot di Ferruccio Busoni allo Stamford State Opera e nel 1990 le scene ed i costumi per Don Chisciotte di Paisiello al Teatro dell’Opera di Roma. In questi anni Nespolo assume la direzione artistica di Richard Ginori e inizia a collaborare con la Vetreria muranese Barovier & Toso, andando quindi ad esporre questi lavori in mostra al Museo della Ceramica di Faenza, in Giappone all’International Ceramic Festival, Shigaraki, e a Venezia con la mostra personale La Passerella. Nel 1998 realizza per la città di San Benedetto del Tronto una scultura di dieci metri, in acciaio dipinto, "Lavorare Lavorare Lavorare, Preferisco il Rumore del Mare." Tra le diverse attività di cui si occupa Nespolo, nel 2002 inizia a lavorare per la GTT (Gruppo Trasporti Torinese) al decoro delle ventisei stazioni della nuova Metropolitana di Torino. Il 21 ottobre del 2007 Nespolo assume la carica di Presidente del Museo Nazionale del Cinema, che manterrà fino al 2014.