Mauro Reggiani (Nonantola 1897 – Milano 1980)
Studia alle accademie di Modena e di Firenze per poi stabilirsi, nel 1924, a Milano. Si reca successivamente a Parigi dove nel 1926 e nel 1930, conosce Vassily Kandinsky, Alberto Magnelli, Jean Arp e Max Ernst. In questo periodo la sua arte matura un cambiamento dalla pittura accademica verso l'astrattismo. È tra i firmatari del primo manifesto dell'Astrattismo e fautore appassionato di nuove aperture dell'arte e di nuovi rapporti più coerenti con la cultura straniera di avanguardia. Partecipa alle maggiori rassegne nazionali ed estere fino alla forzata parentesi di inattività a causa del secondo conflitto bellico. A guerra finita ritorna a Milano ed espone con il gruppo di Gillo Dorfles, Bruno Munari, Mario Radice, Manlio Rho e Atanasio Soldati. Nel 1956 gli viene dedicata una sala personale alla XXVIII Biennale di Venezia. Gli viene dedicata, inoltre, una personale presso il Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel ’73 e nel ’77 da parte della Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino.