Pietro Cascella (Pescara 1921- Pietrasanta 2008)
Pur iniziando da pittore in una famiglia di pittori, inizialmente Pietro Cascella predilige la lavorazione della ceramica collaborando con diversi architetti e producendo opere pensate e inserite in strutture architettoniche, come il soffitto del salone delle riunioni nel Ministero degli affari esteri a Roma. Cascella espone poi in gran parte d’Europa (alla Biennale di Venezia nel 1948, alla Mostra della scultura italiana in Germania nel 1963, alla Biennale di Tokio nel 1965 e nello stesso anno alla IX Quadriennale di Roma), fatto che gli procura una notevole carica inventiva che incide non poco sul primo bozzetto per il Monumento ad Auschwitz fatto insieme al fratello Andrea. Quest’opera, come le successive “sculture in piazza”, conferma l’idea di Cascella, che pensava alla scultura come a un grande impegno civile. Come ebbe a dire l'Artista "...Io voglio semplicemente partecipare, attraverso questo mio mestiere della pietra all'avventura dell'uomo moderno con una certa vitalità, un certo impegno". L’artista crea monumentali opere per diverse città d’Italia e del mondo: l’Arco della Pace a Tel Aviv (1979), l’Omaggio all’Europa a Strasburgo (1963), il Monumento a Mazzini a Milano (1974), la Porta della Sapienza a Pisa (1995). Nel 2000 espone a Pietrasanta con la mostra La scultura un sogno di pietra con opere in piazza del Duomo e Chiesa di Sant’Agostino, catalogo Guastalla edizioni Graphis Arte per il Comune di Pietrasanta. Nel 2003 presso la galleria Guastalla Centro Arte, alcune delle sue opere di piccolo e medio formato e alcuni dei suoi studi preparatori vengono esposti in una memorabile mostra che, vivente l’artista, raccoglie e testimonia il grande contributo di questo nel traghettare la scultura dalle sue forme novecentiste alla modernità. In questa occasione realizza per le edizioni Guastalla Centro Arte un’opera multipla in bronzo dal titolo Attesa. Un’opera Omaggio a Modigliani, in marmo statuario, è esposta nella Casa Natale Amedeo Modigliani Livorno.