Emilio Scanavino (Genova 1922 – Milano 1986)
Dopo una prima attività genovese, nel 1947 Scanavino soggiorna a Parigi, esperienza che si rivela fondamentale nel suo percorso stilistico, in particolare per gli echi del postcubismo che assimila e interpreta in chiave personale fin dal 1948 e per le influenze astratte. Partecipa alla XXV Biennale di Venezia dove ottiene un grande successo e lega con quelli che diventeranno i suoi critici e galleristi di riferimento: Guido Ballo, Arturo Schwarz, Guido Le Noci. A partire dagli anni ’50 Scanavino inserisce nella sua produzione pittorica l’elemento del nodo stilizzato, un simbolo che nell’idea dell’artista ha a che fare con il legame che ciascun individuo intesse con la propria interiorità e con il mondo esterno, fatto di ambienti, rapporti umani e abitudini.
Nel 1971 inizia una collaborazione con la Galleria Guastalla Graphis Arte e realizza cinque serigrafie originali.