Franco Gentilini (Faenza 1909 - Roma 1981)

Nudi, volti femminili, nature morte, cattedrali, i ponti di New York, banchetti, gatti, paesaggi. Tutta questa è la realtà che Gentilini ripone nel quadro, ricreandola con uno stile che, secondo Lionello Venturi, supera le definizioni di astratto o figurativo. Dagli anni Trenta al 1952 partecipa a numerose Biennali di Venezia. Grazie ai soggiorni parigini matura un linguaggio in cui l'eredità della "Scuola romana" si unisce a echi internazionali, tra cubismo, surrealismo e informale francese. Questo lo conduce poi a uno stile personale e immediatamente riconoscibile, iconico pur nella lirica essenzialità e nell'andamento architettonico delle linee che si sposa sempre più indissolubilmente all'indagine materica. Un andamento che traduce, nell'aspetto formale, l'ironica e divertita visione della Roma dei saltimbanchi, dei fruttivendoli e dei venditori ambulanti, di timide e ammiccanti ragazze di quartiere o di attoniti ed eterni banchetti conviviali, immutabili come le famose cattedrali che costituiranno una delle costanti più note del suo lavoro.

A Gentilini la galleria Guastalla Centro Arte ha dedicato numerose mostre, a Livorno e a Pietrasanta, allestite in onore di colui che è stato per la Galleria un amico e un ottimo artista. Tra le mostre realizzate ricordiamo l’importante antologica nel 2003 e quella in occasione del centenario della nascita nel 2010. Numerosi sono gli album di opere grafiche originali pubblicati dalla nostra galleria: Le donne di Gentilini (1976), Gentilini 1977, Cathedrales de France (1979), Le ragazze di Roma (1980), Vita e miracoli di Ermenegildo Simontacchi (1980) a illustrazione di un racconto inedito dello scrittore Piero Chiara. Nel 1983, a cura delle ed. Graphis Arte, viene pubblicato il volume Omaggio a Franco Gentilini come versione italiana della stessa pubblicazione di XX Siècle, Parigi.