Orfeo Tamburi
Biografia

Orfeo Tamburi (Jesi 1910-Parigi 1994)

Consegue il diploma all’Istituto Tecnico Cuppari di Jesi nel 1926 e l’anno seguente lavorò come decoratore in una fabbrica di porcellane. Grazie ad una borsa di studio, nel 1928, si stabilì a Roma dove si iscrisse al liceo artistico di via Ripetta e in seguito all’Accademia di Belle Arti. Nel 1935 si recò per la prima volta a Parigi dove scopre la pittura di Cézanne ed entrò in contatto con alcuni dei pittori più importanti dell’epoca. Lo stesso anno prese parte alla Quadriennale d’arte a Roma e nel 1936 eseguì nel palazzo dell’Anagrafe un affresco dal titolo Carnevale Romano. Nello stesso anno espone per la prima volta alla Biennale di Venezia e nell’estate conobbe Curzio Malaparte con il quale divenne amico e curò la rivista dello scrittore toscano Prospettive illustrandone le opere. Negli anni successivi continua a partecipare alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia allestendo al contempo mostre personali in Italia. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale espone a Parigi, Basilea e Bruxelles. Nel 1957 fu negli Stati Uniti come inviato speciale della rivista newyorkese Fortune, con l’incarico di ritrarre alcune città americane; nello stesso anno espone al Museo d’arte moderna di San Francisco e alla galleria Landau di Los Angeles. Rientrato in Europa, riprese a viaggiare visitando per la prima volta Londra (1961) per poi recarsi in Grecia e Austria: contemporaneamente allestì un numero consistente di mostre nelle maggiori città italiane. Nel 1963-64 espone alla mostra “Peintures italiennes d’aujourd’hui”, organizzata in Medio Oriente e nell’Africa settentrionale. Nel 1971 ricevette la medaglia d’oro di prima classe ai benemeriti della cultura dal presidente della Repubblica e nel 1975 il premio internazionale Città Eterna a Roma. Nell’ultimo decennio di vita diradò i viaggi, continuando però a cogliere in essi impressioni e immagini per i suoi itinerari di tela e carta.

 

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