Mario Radice (Como 1898-Milano 1987)
Dopo aver preso lezioni private dal pittore Achille Zambelli e dallo scultore Pietro Clerici, Radice interruppe gli studi universitari e si dedicò alla pittura, esplorando l'astrattismo geometrico e l'architettura razionalista. Negli anni Trenta emerge come uno dei pionieri dell'arte astratta in Italia, collaborando con architetti razionalisti e partecipando a mostre di rilievo, tra cui la Triennale di Milano. Durante la sua carriera, lavorò su progetti significativi. Tra gli anni Quaranta e Cinquanta partecipò alla Bennale di Venezia e fu coinvolto nel Movimento Arte Concreta (MAC). La sua fama crebbe notevolmente negli anni Cinquanta, culminando con un premio alla Biennale di Venezia nel 1958. Negli anni successivi, Radice cominciò a produrre opere astrarte e a esporre sia in Italia che all'estero. Si distinse anche come critico d'arte e contribuì attivamente alla promozione di giovani talenti. Radice vontinuò a scrivere come critico d'arte fino alla sua morte nel 1987.