Anton Zoran Music (Boccavizza 1909-Venezia 2005)
Dopo aver conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Zagabria, intraprese nel 1935 un viaggio di studio in Spagna. Abbandonò il paese nel 1936 per compiere lunghi soggiorni in Dalmazia, affascinato dai suoi paesaggi, e successivamente a Lubiana e Gorizia. Nel 1943 espone a Trieste presso la Galleria d’Arte al Corso. Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, fu deportato nel campo di concentramento di Dachau dove riuscì segretamente a eseguire dei disegni. Dopo la liberazione nel 1945, ritornò a Gorizia e successivamente a Venezia, dove riprese a dipingere e partecipò alla Biennale. Nel 1951 gli fu assegnato il Premio Parigi, organizzato a Cortina d’Ampezzo. In questo periodo la sua pittura si concentrò sulla rappresentazione dei paesaggi dalmati e successivamente si focalizzò sugli ambienti circostanti, in particolare sui paesaggi italiani. Dopo un soggiorno nella capitale francese, partecipò alla Biennale di Venezia nel 1956 e nel 1960. Nel 1970, con il ciclo Noi non siamo gli ultimi, si affermò come uno dei maestri del Novecento europeo.