Joan Mirò (Barcelona 1893-Palma de Mallorca 1983)
Joan Mirò (Barcellona 1893-Palma di Maiorca 1983)
Mirò, nato a Barcellona nel 1983, iniziò la sua carriera come impiegato ma presto si dedicò all'arte, formatdosi all'Accademia privata di Fransisco Galì e alla Libera Accademia di Disegno del Cercle Artistic de Sant Lluc. In questi anni Mirò entrò in contatto con l'avanguardia artistica Dada, della quale ammirava la volontà di rompere con la tradizione e di avviare una ricerca artistica in continuo movimento. Nel 1919 si trasferì a Parigi, dove interagì cn artisti come Pablo Picasso e sperimentò l'ambiente surrealista, sebbene non vi aderisse completamente. Negli anni Trenta Mirò esplorò tecniche innovative, come i collage e le costruzioni, e sviluppò il concetto di "assassinio della pittura" come segno di ribellione nei confronti delle tecniche artistiche tradizionali. L'artista intendeva andare oltre la tecnica tradizionale della pittura a oplio, per ricercare nuovi metodi, in risposta alle esigenze contemporanee. Durante il periodo della guerra civile spagnola, il suo lavoro rifletteva un sentimento di forte turbamento che influenzò la sua arte, si vestì di un crudo realismo dai toni acidi, definito "tragico", dal quale scaturirono opere inquietanti e cupe. Successivamente alle vicende belliche l'artista riuscì a ritrovare uno stato di quiete che lo portò alla realizzazione della serie delle Costellazioni. Negli anni successivi, si avvicinò alla ceramica e alle sculture in bronzo, continuando a esplorare nuove tecniche e materiali.