Giacomo Manzù (Bergamo 1908 – 1991 Ardea)
Pseudonimo dello sculotre italiano Giacomo Manzoni. Dopo una formazione in ambito artigianale come intagliatore, nel 1930 si stabilisce a Milano dove contribuisce, al fianco di Aligi Sassu e Renato Birolli, a sviluppare i germi della reazione antinovecentista che sfocerà, negli anni 1938-1940, nel movimento di Corrente. Mentre i suoi esordi risentono del primitivismo allora molto diffuso, la scoperta di Medardo Rosso e un secondo viaggio a Parigi nel '36 lo conducono a una svolta: abbandona gli schemi arcaicizzanti acquistando un'originale sensibilità luministica, la morbidezza plastica e la delicata sensualità che diverranno qualità costanti del suo stile. Tra il 1938 e il 1939 dà vita alla serie dei Cardinali, ieratiche immagini in bronzo dalla schematica struttura piramidale; e al ciclo di bassorilievi in bronzo, le Deposizioni e le Crocifissioni, del 1939-42, nati dalla reazione alla sorda violenza della guerra, percepita e denunciata come oltraggio verso l'uomo. L'alta religiosità laica di Manzù trova il suo culmine poetico nella Porta della Morte per San Pietro: i disegni preparatori, i numerosi bozzetti e la porta stessa costituiscono nell'insieme una ricca sintesi di tutti gli elementi ispiratori dell'opera di Manzù, e uno dei maggiori complessi artistici dell'arte contemporanea.
Nel 1984 la nostra galleria pubblica il volume Omaggio a Manzù, per le edizioni italiane di XXeme Siècle di Parigi.