Enrico Baj (Milano 1924 – Vergiate 2003)

Enrico Baj fonda nel 1951 il Movimento Nucleare, alla ricerca di una pittura basata sulla disgregazione delle forme e verso un universo atomico. Alla metà degli anni Cinquanta abbandona questo linguaggio informale per adottare la tecnica di derivazione dadaista del collage polimaterico, esprimendo intenti ludici e dissacratori. Così si compongono per esempio figure antropomorfe create con oggetti e scarti della vita quotidiana. A partire da questa esperienza artistica stabilisce contatti con i Nouveaux Réalistes francesi e con Marcel Duchamp, André Breton e Max Ernst, che lo spingono ad una riscoperta del Surrealismo. Baj lavora per nuclei tematici, sviluppando con fantasia i propri soggetti e definendo nuovi personaggi come i Feltri, i Guermantes, le Dame o i Generali. Dal 1971, con la produzione di cinque lastre all'acquaforte, la galleria Guastalla Graphis Arte entra in contatto con l'artista che esegue in seguito anche due multipli dipinti ad olio con applicazione di medaglie. Si stabilisce così un rapporto tra la Galleria e Baj che continua nel tempo; nel 1984 Baj partecipa con entusiasmo alle celebrazioni del centenario della nascita di Amedeo Modigliani eseguendo un’opera grafica multipla che si ispira al Nudo rosa e un’acquaforte che viene inserita nell’edizione di lusso della biografia di Modigliani scritta dalla figlia e pubblicata nel volume edito dalla Graphis Arte con il titolo Jeanne Modigliani racconta Modigliani. La collaborazione continua anche con la moglie dopo la morte del pittore con l’importante mostra Enrico Baj -Opere scelte 1956 – 2003 con la presentazione di Nicola Miceli presso la galleria Guastalla Centro Arte nel 2006. Un’opera Omaggio a Modigliani, in legno, acrilici e collage, è esposta nella Casa Natale Amedeo Modigliani Livorno.